Ascoltare i messaggi che il corpo ti manda. È questo uno dei consigli per chi si avvicina allo yoga, un approccio che diventa ancor più rilevante quando si è in dolce attesa. Ogni corpo è differente e ogni donna vive la gravidanza in un modo unico. Quindi, benché abitualmente si suggerisca di tenere ogni posizione dai 15 secondi a qualche minuto, è giusto ricordare che nello yoga non ci sono regole, se non il perseguimento del proprio benessere.
QUALE YOGA? Esistono molti stili di yoga, alcuni piuttosto impegnativi. Lo stile più indicato durante la gravidanza, soprattutto se non si è mai praticato in precedenza, è l’Hatha Yoga, che implica ampio uso della respirazione e della meditazione. Da evitare gli stili più fisici e dinamici, come l’Ashtanga Yoga, il Power Yoga o il Vinyasa Yoga, troppo faticosi. Anche per le yogini più esperte sarebbe opportuno evitare il Bikram Yoga (chiamato anche Hot Yoga), che consiste nel praticare una serie di posizioni in modo vigoroso all’interno di una stanza riscaldata fino a 40°C.
COME PRATICARE IN SICUREZZA
■ Consultare il medico e chiedere l’approvazione del proprio ginecologo. Lo yoga potrebbe essere controindicato per chi rischia il parto pretermine o in presenza di cardiopatie o disturbi gravi alla schiena.
■ Idratarsi: fare yoga in una stanza ben ventilata e non eccessivamente calda, idratandosi durante e dopo la lezione con acqua, tè leggeri o centrifugati di frutta e verdura freschi.
■ Iniziare lentamente evitando posizioni troppo avanzate e praticando per un massimo di 30 minuti al giorno (sebbene questo punto sia soggettivo e dipenda dall’esperienza).
■ In caso di dolori al basso ventre o di altri segnali d’allarme (sanguinamenti vaginali, riduzione dei movimenti fetali o contrazioni addominali), sospendere la sessione e contattare immediatamente il ginecologo.
Si può scegliere di praticare a casa o di iscriversi a un corso, per essere seguite da un insegnante. La cosa più importante – non ci stancheremo mai di dirlo – è ascoltare se stessi, senza sforzarsi oltre.
LO YOGA PER OGNI TRIMESTRE
Primo trimestre
È il periodo della trasformazione, ormonale, fisica, mentale. Potrebbe insorgere la paura di un aborto, oppure legata alla responsabilità di diventare genitori. Lo yoga può essere molto utile nell’aiutarci a gestire questi cambiamenti. Bisogna però praticare con grande attenzione, essendo effettivamente un periodo delicato: quindi ampio spazio al riposo, alle tecniche di respirazione, alla meditazione e al rilassamento guidato. Consigliate le asana da eseguire in piedi, in quanto aiutano a rafforzare le gambe e a migliorare la circolazione del sangue. Andrebbero evitati gli esercizi o sforzi addominali e le torsioni intense.
Secondo trimestre
È la fase dell’energia. La pratica dello yoga dovrà essere indirizzata per lo più ad asana che mirino a rafforzare la colonna vertebrale, per aiutare la muscolatura della schiena a sostenere il peso della pancia, e ad aprire il bacino, preparando la muscolatura pelvica al parto. Date queste premesse, chi è già allenato può tornare a rendere la pratica un pochino più intensa, almeno in questo periodo. Se non si è esperti, sono invece da evitare le posizioni che richiedono equilibrio. Verso la fine del trimestre, si dovrebbero evitare le posizioni sulla pancia e a qualche mamma potrebbe iniziare a dar fastidio sdraiarsi sulla schiena: in tal caso, scegliere le posizioni da svolgersi sul lato. Si suggerisce anche di mantenere le posizioni solo per pochi minuti, in modo da evitare rallentamenti del circolo sanguigno, e di eseguire le transizioni da una posizione all’altra senza fretta.
Terzo trimestre
Questo è il periodo dell’attesa. Con lo yoga, ci si può preparare al parto con le tecniche di controllo del respiro e le visualizzazioni positive che questa disciplina insegna. A livello fisico si lavora per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico, elasticizzare i muscoli perineali, rilassare la schiena, aprire il bacino e migliorare la circolazione sanguigna. Si consiglia di non tenere troppo a lungo le posizioni supine, per evitare di comprimere la vena cava inferiore.
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Volantino Iperbimbo