Acido folico per il benessere di mamma e bebè

Acido folico per il benessere di mamma e bebè

Le vitamine, si sa, sono componenti fondamentali per la crescita e il benessere di ognuno di noi. Non essendo l’organismo umano in grado di produrre la maggior parte di queste vitamine, è dunque importante assumerle attraverso gli alimenti che le contengono, frutta e verdura in primis.

Quando una donna è incinta il discorso si fa ancora più significativo: il fabbisogno di vitamine, e in particolare di acido folico, nel periodo dell’attesa aumenta notevolmente, per tutelare la salute del bimbo. Per questo motivo ne è consigliata un’assimilazione costante e in misura sufficiente per il benessere di mamma e bebè.

PERCHÉ L’ACIDO FOLICO

L’acido folico o vitamina B9 normalmente serve per:

costruire cellule (e in gravidanza le cellule della madre sono sottoposte a un superlavoro);

prevenire una particolare forma di anemia detta megaloblastica, caratterizzata da globuli rossi più grandi del normale e contenenti poca emoglobina, la sostanza che trasporta ossigeno a organi e tessuti.

Durante la gravidanza, l’acido folico contribuisce in particolare allo sviluppo del condotto neurale, la cui formazione comincia subito dopo il concepimento per diventare in seguito la colonna vertebrale del bambino. L’assunzione risulterebbe fondamentale per combattere alcune patologie legate al sistema nervoso centrale, come la spina bifida (che può verificarsi in circa una gravidanza su 1300), un difetto dovuto alla mancata chiusura di una o più vertebre, e altre malformazioni congenite, come cardiopatie, labiopalatoschisi (il cosiddetto labbro leporino), difetti del tratto urinario, ipoagenesie degli arti. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che l’assunzione di questa vitamina diminuisce la possibilità di attacchi cardiaci, cancro e diabete.

Se all’inizio della gravidanza le riserve di acido folico della madre sono scarse a causa di un’alimentazione inadeguata, rischiano di esaurirsi del tutto durante i 9 mesi della gestazione: in questo caso, è ancor più fondamentale programmare con il proprio medico una dieta adeguata e l’acquisizione di appropriati integratori.

QUANTITÀ RACCOMANDATE

Per aiutare l’embrione a svilupparsi regolarmente ed essere sicuri di fornirgli 0,4-0,8 mg al giorno di acido folico (la quantità consigliata in questo caso specifico, mentre normalmente bastano 0,2 mg al giorno), è necessario un apporto aggiuntivo, che può essere introdotto in due modi:

assumere ogni giorno un prodotto farmaceutico che lo contenga;

consumare alimenti addizionati con acido folico, specifici per le mamme in gravidanza.

QUANDO

Dato che la formazione dei principali organi avviene nelle prime 8 settimane di vita dell’embrione (la chiusura del tubo neurale avviene entro 30 giorni dal concepimento, in particolare tra il 17° e il 29° giorno di gravidanza), l’acido folico dovrebbe essere assunto in concomitanza con questo periodo. In realtà, visto che in molti casi al primo mese di gestazione non si sa di essere in dolce attesa, alle donne che desiderano una gravidanza gli esperti consigliano di cominciare ad assumere acido folico già alcuni mesi prima del concepimento, non appena il ‘progetto’ prende forma.

A cura di Carlotta Cordieri | Tratto da Nascere Mamma